lunedì 29 giugno 2015

Quando il teatro diventa terapia per i profughi...
http://www.isolecompreseteatro.it

sabato 27 giugno 2015


Syria, Afghanistan, Pakistan, Iraq, Repubblica Centro Africana,  Sudan,  Libia, Somalia, Yemen, Nigeria. La guerra è ovunque e non risparmia nessuno! E' da queste situazioni, associate ad una miseria indicibile che l'essere umano sta fuggendo... 
Rischia la vita e molto spesso ha soltanto la certezza della morte breve, atroce, se non scappa da questi luoghi.
Il mondo guarda e tace. L'Europa ogni tanto piange lacrime di ipocrisia davanti ai corpi annegati dei migranti, ma una volta spente le telecamere, si gira dall'altra parte perché guardare la realtà fa male! Guardare questa realtà fa troppo male! Implica un compromesso con la vita, un impegno morale ancor prima che economico con l'umanità che grida aiuto! Un impegno etico che i paesi più ricchi non vogliono assumere perché vedere ciò che sta accadendo ai nostri simili impone un cambiamento radicale, profondo nelle relazioni economiche, politiche a livello mondiale! 
Ma i potenti del mondo non vogliono rinunciare a niente! Non vogliono fare a meno di continuare a sfruttare la terra, le risorse, tutto per il proprio beneficio, per ingrassare le tasche già piene di troppe ricchezze! Non si vuole condividere niente, neanche un poco di speranza!


Le vie matrigne del nostro tempo condannano donne, uomini, bambini a vivere in condizioni disumane e degradanti.  

Se questo è un Uomo


Voi che siete sicuri 
nelle vostre tiepide casa,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa, andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

Primo Levi

Se Questo é un Uomo

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non cpnosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

Primo Levi

mercoledì 24 giugno 2015




"Perché nessuno possa dimenticare di quanto sarebbe bello se, per ogni mare che ci aspetta, ci fosse un fiume, per noi.
E qualcuno: un padre, un amore, qualcuno capace di prenderci per mano e di trovare quel fiume, immaginarlo, inventarlo e sulla corrente posarci, con la leggerezza di una sola parola, addio.
Questo, davvero, sarebbe meraviglioso! Sarebbe dolce, la vita, qualunque vita. E le cose non farebbero male, ma si avvicinerebbero portate dalla corrente, si potrebbe prima sfiorarle e poi, toccarle e solo alla fine farsi toccare. Farsi ferire, anche. Morirne. Non importa. Ma tutto sarebbe, finalmente, umano.
Basterebbe la fantasia di qualcuno: un padre, un amore, qualcuno. Lui saprebbe inventarla, una strada, qui, in mezzo a questo silenzio, in questa terra che non vuole parlare.
Strada clemente e bella. Una strada da qui al mare."
                                                                                                  (Alessandro Baricco)


Via Matrigna vorrebbe raccontarvi, appunto, di queste strade, magari non proprio inventate dall'amore di un padre, o di una madre, ma di una matrigna malvagia, come quelle che spesso sono presenti nelle fiabe dei bambini. 
Sono strade durissime da percorrere! Strade piene di pericoli, di odio, di violenze, di paure! Via Matrigna quella che percorrono i profughi di questo mondo per scampare alla morte a causa delle guerre, delle persecuzioni, della miseria, della fame! 
Sono vie matrigne queste! Vie false, maliziose e piene di insidie. Ma queste vie raccolgono comunque il passaggio dell'uomo su questa terra! 
                                                                                               Kátia Lôbo Fitermann