mercoledì 16 settembre 2015


Caro amico Antonio, condivido in pieno il tuo pensiero e quello della poesia di Erri de Luca e proprio per questo voglio rendere pubblica la mail che mi hai inviato.

Grazie!

Arrivato in questa mia nuova casa, sulla porta ho trovato questa poesia ad accogliermi: 

Nei canali di Otranto e Sicilia
migratori senz'ali, contadini di Africa e di Oriente
affogano nel cavo delle onde.
Un viaggio su dieci s'impiglia sul fondo.
Il pacco dei semi si sparge sul solco
scavato dall'ancora e non dall'aratro.
La terraferma Italia è terrachiusa.
Li lasciamo annegare per negare.

Ho chiesto chi l'avesse scritta. Mi hanno risposto: Erri De Luca.
Non ti conosco ma so che pensi a noi, ti stiamo a cuore, mi sono sentito sollevato, perchè ho compreso che in mezzo a questo Mediterraneo d'indifferenza, ci sono tanti uomini e donne che pensano a noi con affetto, responsabilità, amore: accoglienti, questo mi dà speranza.
Spero che questa foto-scatto di pietà possa servirvi a inquietarvi e a creare nuove relazioni.
Tuo fratellino, figlio, nipote siriano..."


(Antonio Vermigli)