"E, vi preghiamo, quello che succede ogni giorno non trovatelo naturale. Di nulla sia detto: "è naturale" in questi tempi di sanguinoso smarrimento, ordinato disordine, pianificato arbitrio, disumana umanità, così che nulla valga come cosa immutabile."
(Bertolt Brecht)
Rifletto spesso sulle parole di questa bellissima citazione di B. Brecht, mentre ascolto quotidianamente la storia dei profughi provenienti da ogni parte del mondo! Bisogna avere il coraggio di sdegnarsi davanti alle barbarie di questo nostro tempo del quale saremmo, inevitabilmente chiamati a testimoniare!
Ogni giorno, elaboro le memorie dei migranti che si trovano attualmente a Firenze e, per farlo, spesso debbo parlare con loro durante svariate ore, ai fini di riuscire a comprendere in profondità le ragioni che li hanno costretti ad abbandonare la propria casa, la loro famiglia per intraprendere un viaggio tanto pericoloso quanto malvagio, segnato spesso sulla loro pelle e, indelebilmente, sulla loro anima. Ad ogni nuovo racconto, mi confronto con una quantità enorme di informazioni sulle condizioni dell'esistenza umana in questo mondo! Tra pensieri interrotti dalle lacrime, molto spesso ascolto storie di torture e di devastante degrado della dignità delle persone!
Sono le storie di questo tempo, le storie del nostro tempo, uguali per tanti aspetti a quelle di altre epoche, per le quali verremmo in qualche modo chiamati in causa perché non é possibile ormai dire "non ero a conoscenza, non sono responsabile di questi crimini". E come in altri tempi, ci sono i lager, le barriere, i fili spinati, le discriminazioni, l'indifferenza, la tortura, la morte...
I campi di sterminio sparsi per la Libia, le violazioni dei diritti umani nei campi profughi ai confini con l'Europa, non possono essere ignorati da nessuno di noi, che viviamo in questo periodo storico! Siamo testimoni, sia che lo vogliamo o no! Il mare cancella l'impronta dei corpi che nasconde nei suoi fondali, ma non può cancellare le grida dei viventi, dei sopravvissuti ed è qui che la memoria dei migranti esplode come un urlo, come un grido impossibile da soffocare.
I campi di sterminio sparsi per la Libia, le violazioni dei diritti umani nei campi profughi ai confini con l'Europa, non possono essere ignorati da nessuno di noi, che viviamo in questo periodo storico! Siamo testimoni, sia che lo vogliamo o no! Il mare cancella l'impronta dei corpi che nasconde nei suoi fondali, ma non può cancellare le grida dei viventi, dei sopravvissuti ed è qui che la memoria dei migranti esplode come un urlo, come un grido impossibile da soffocare.
L'indifferenza con la quale i paesi europei cercano di governare il fenomeno migratorio è di inumana atrocità! Il diffondersi di frontiere tirate su con i fili spinati, altre ancor più strutturate, pianificate e costruite dentro noi stessi con mattoni di paura, di egoismo, di ignoranza o di cattiveria racconteranno ai nostri figli, nipoti e ad ogni uomo che verrà, ciò che siamo stati, nella stessa misura con la quale abbiamo letto e condannato l'indifferenza delle persone davanti a gli orrori dell'Olocausto. È come se l'uomo non volesse imparare MAI niente dalle tante tragedia vissute in tempi non troppo lontani!
Non è possibile ignorare ciò che sta accadendo! Non è possibile scusarsi di ciò che non stiamo facendo per rendere più umana e meno indegna questa epoca in cui viviamo! Non ci sono scuse che possano assicurarci una possibile innocenza, la realtà é davanti ai nostri occhi!
Kátia Fitermann
Non è possibile ignorare ciò che sta accadendo! Non è possibile scusarsi di ciò che non stiamo facendo per rendere più umana e meno indegna questa epoca in cui viviamo! Non ci sono scuse che possano assicurarci una possibile innocenza, la realtà é davanti ai nostri occhi!
Kátia Fitermann
Nessun commento:
Posta un commento